Mauro Valentini

Scrittore & Giornalista

Silvia Romano – Perché abbiamo atteso cinque mesi?

Silvia Romano – Perché abbiamo atteso cinque mesi?

Solo ora i nostri Carabinieri in Kenya. Sperando non sia troppo tardi

Era il 20 novembre 2018 quando dal Kenya arrivò la notizia del rapimento di Silvia.

Milanese, 23 anni, Silvia Romano, che trovava in Africa come volontaria della piccola organizzazione Africa Milele Onlus. È stata rapita nel villaggio Chakama, della Contea di Kalifi.

Un luogo sperduto eppure pare molto noto alle organizzazioni criminali locali.
Nei primi giorni dal rapimento dal Kenya arrivano rassicurazioni al nostro governo e il ritrovamento sembra cosa facile. Grandi novità in vista, ostentazione di forza da parte della polizia locale, decine di arresti… tanti arresti. Troppi per esser un buon segnale però. Infatti, da quel momento in poi più niente. Le notizie si fanno sempre più rare, fino quasi a scomparire del tutto.

Pensavamo si stesse lavorando sottotraccia, con un silenzio stampa propedeutico a una soluzione e invece scopriamo che ora, dopo cinque mesi dal rapimento, il nostro comando dei Carabinieri dei ROS ha richiesto invano il fascicolo. Cosa stavamo aspettando e perché il PM incaricato Sergio Colaiocco ha solo da pochi giorni chiesto con rogatoria internazionale di procedere all’acquisizione del fascicolo, immaginiamo quanto ricco, da parte delle autorità locali.

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Silvia (foto de Il giornale dei navigli)

E solo il 10 aprile, il fascicolo è arrivato in mano al comandante del reparto operativo dei Carabinieri Pasquale Angelosanto, quindi da ora partirà l’intervento ufficiale dei nostri specialisti che potranno andare sul posto a cercare la povera Silvia.

Il capo della polizia di Nairobi afferma con sicurezza che è viva. Bene, bravo. Ci dice che Silvia si sia ferita. Sembra che ci sia il serio rischio che possa esser stata venduta a qualche altra organizzazione criminale somala, ma appunto si pensa, sembra…

Perché abbiamo lasciato lavorare la polizia locale e questi sono i risultati. Cinque mesi buttati. Sperando siano stati i più lievi possibili per Silvia.

Inizia una nuova partita contro chi la tiene nascosta ora. Ci penserà la nostra intelligence, sperando non si sia perso tempo decisivo. Perché ritengo davvero improbabile che un rapimento a scopo di estorsione si congeli per cinque mesi senza una proposta o una rivendicazione. Dalla Farnesina sembrano ottimisti, ma la logica porterebbe a pensieri tutt’altro che positivi.

La domanda rimane sempre la stessa: perché abbiamo atteso cinque mesi per partire?

Mauro Valentini

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